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Attilio Romanò
29 anni
Attilio Romanò, 29 anni. Viene ucciso il 24 gennaio 2005 in un negozio di telefonia a Capodimonte. Il vero obiettivo dell'agguato ... Continua a leggere
29 anni
Attilio Romanò, 29 anni. Viene ucciso il 24 gennaio 2005 in un negozio di telefonia a Capodimonte. Il vero obiettivo dell'agguato è il co-gestore del negozio, nipote del boss legato agli scissionisti. Attilio abitava a Miano, quartiere limitrofo a quelli di Secondigliano e Scampia, dove era in corso una sanguinosa faida tra clan che da alcuni mesi mieteva vittime innocenti. Solo dopo sette anni viene riaperto il caso, inizialmente archiviato. La Terza Corte d’Assise ha condannato all’ergastolo uno degli esecutori materiali del delitto e un boss latitante, figlio del capoclan degli scissionisti, ritenuto il mandante. Annullata nel 2015 la sentenza di appello presso la Suprema Corte di Cassazione per il boss latitante, il processo di secondo grado dovrà essere nuovamente celebrato. Nel 2019 viene condannato all’ergastolo nel secondo nuovo grado di giudizio, un esponente di un clan sanguinario del Napoletano, riconosciuto mandante dell’omicidio di Attilio Romanò. La Cassazione nel 2020 rinvia nuovamente la decisione in appello. Nel mese di gennaio 2022, la quarta sezione della Corte di Assise di Appello assolve questo esponente del clan dall'accusa di essere il mandante dell'omicidio del giovane Attilio. ... Continua a leggere