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Mario Paciolla
33 anni
Mario Paciolla, 33 anni. Giornalista, attivista e volontario Onu, viene trovato morto il 15 luglio del 2020 nella sua stanza a San Vicente del Caguán in Colombia mentre è in missione come osservatore Onu dell’accordo tra governo Colombiano e FARC. Dal 2018, all’interno della Missione Onu in Colombia, si occupa di un programma di reinserimento sociale per ex-guerriglieri e con il suo lavoro di monitoraggio sul campo contribuisce alla stesura dei report della Missione. In quel periodo ruota tutto attorno al processo di pace e agli accordi firmati a fine 2016 dal governo e dalle Farc. Le dinamiche seguite a quella firma e alla consegna delle armi, secondo Mario, sono il cuore della questione. Mario difatti aiuta i giornalisti a capire meglio il contesto sudamericano e la sofferenza di migliaia di persone, le prime vittime del narcotraffico. Poco prima della sua morte si sente in pericolo, tradito e indignato con i suoi superiori, informa le persone a lui più strette che ha richiesto il trasferimento in un’altra sede della Missione dopo aver saputo che, sezioni dei suoi report nei quali sono denunciate irregolarità, sono finite nelle mani del senatore del Partito Sociale di Unità Nazionale colombiano. Sin dall'inizio la causa della morte è poco chiara. Ritrovato impiccato con un lenzuolo, il decesso viene inizialmente classificato come suicidio. La tesi del suicidio, sostenuta dalle autorità sudamericane, viene esclusa sin da subito dalla famiglia e non convince la Procura di Roma, che apre un fascicolo con l'ipotesi di omicidio. Il 19 ottobre del 2022 la procura di Roma chiede l’archiviazione del caso confermando il suicidio. Archiviazione che viene respinta il 9 novembre del 2023. Il caso è nuovamente aperto. ... Continua a leggere